venerdì 25 novembre 2011

da Antonino Marino

NON sono mai stato iscritto al Pci, ma sono stato iscritto alla Fgci, ed ho avuto la possibilità di votare il Pci alle amministrative del 1990, anche se era un partito già attraversato dalla svolta di Achille Occhetto. In questa curiosa iniziativa in fb mi piace ricordare come l'originalità del PCI italiano appartenga alla storia del paese, un partito che non ha mai governato il paese, ma che a mio avviso è stato funzionale alla storia di esso, basta pensare che pur non governando ha governato tantissime regioni, diverse metropoli italiane, tantissimi comuni, ha orientato coscienze, culture, arte, musica, canzoni, letteratura, pittura e tanto altro. Pur amando sempre il futuro , questo gruppo di Rondolino e Velardi mi è piaciuto e siccome si chiede una testimonianza personale ne porto tre: l'emozione provata per i funerali di Berlinguer, ero uno strano 12enne che sceglieva il tg a Topolino ( a 40 anni mi ritrovo a optare su Topolino rispetto al Tg), la prima partecipazione da delegato ad un congresso della fgci a 15 anni a Bologna dove Pietro Folena lasciava il passo a Gianni Cuperlo, ed infine un viaggio nella storia, 3 ore ad Oneglia a casa di Alessandro Natta, lucido pensionato, che offrì a me a Francesco Ori, ed altri 3 modenesi una splendida lezione privata di storia del nostro paese che venne poi riportata nel giornale della Sinistra Giovanile

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