domenica 20 novembre 2011

da Damiano Vitagliano

Mi sono iscritto al PCI nel 1974. Nel 1975 sono entrato per la prima volta nel Comitato Direttivo della Sezione Centro. Nel 1976 al congresso di sezione per conto della federazione napoletana intervenne il Compagno Andrea Geremicca. Ricordo che nelle sue conclusioni il compagno Geremicca sostenne che la memoria storica non avrebbe avuto senso se non camminava sulle gambe delle giovani generazioni e che le giovani generazioni non avrebbero potuto avere un futuro se scollegate dalla storia o peggio non capendo e riconoscendo la sua portata riformista. Fu dopo quel congresso che entrai per la prima volta nella segreteria della Sezione con l’incarico di responsabile dell’organizzazione. Durate quel Comitato direttivo, in cui eleggemmo il segretario e la segreteria, che presi la parola per la prima volta, spronato dal compagno Gaetano Andreano e che di li a poco sarebbe diventato Segretario della Sezione, durante una discussione in cui cercai di approfondire e portare avanti le conclusioni del Compagno Geremicca. Posso garantire che le ginocchia mi facevano giacomo giacomo. Quando ad un certo punto fui sorretto da un incoraggiamento collettivo di tutti i compagni del direttivo, in particolare da Villino A., Rocco E., Buonavolta E.,Galliano V. da quel momento incominciai, nei miei interventi, ad essere più sciolto e disinvolto, ma mai banale e irriverente ho cercato sempre di ascoltare prima, approfondire e dopo solo dopo dare un mia visione delle cose che venino poste in discussione. Quello fu anche l’anno della Festa Nazionale dell’Unità a Napoli; che Casoria, la mia città dove attualmente vivo, ebbe il primo ed unico sindaco Operaio Comunista della storia di questa Città Gaetano Andreano.

Nessun commento:

Posta un commento