domenica 20 novembre 2011

da Daniela Polito

Le bambine buone vanno in paradiso, quelle cattive vanno ovunque. Letto su mille magliette.
Quelle serie, per dna o per segno zodiacale, a seconda del decennio e del censo potevano finire
suore, crocerossine, alla Bocconi , nella Dc o nel Pci.
E’ stato un viaggio in India nel 73, di lusso, negli Sheraton, con mio padre, e la distesa di persone sotto i cartoni tra l’aereoporto di Bombay e il centro. E’ stato avvertire come insopportabile
la disuguaglianza delle opportunità, delle possibilità tra un umano e l’altro. Un volantino alla stazione di Ostia che convocava un'assemblea e mi sono ritrovata nel Pci di Ostia Centro.
Il primo atto del segretario, Sebastiano Seddaiu, è stato mettermi in mano i 4 quadernetti rossi, ve li ricordate? Estremismo, malattia infantile del comunismo etc etc., ( li tengo ancora ), il calendario dei seminari e invitarmi con insistenza ad una festa, chè di ragazze nel circolo della Fgci nei primi mesi del 74 ce n’erano proprio poche..
1975, prima volta voto ai 18enni : comizio in piazza , tocca a me che di anni ne avevo 17, segretaria del circolo Fgci Ostia Centro.
Un palchetto piccolo ma non so perché alto alto, una torre, il segretario della sezione Silvano Spaziani mi suggerisce un cognac mezz’ora prima, rende spigliati e fa passare la strizza. In effetti, sì. Non fosse per quello stronzo di Maurizio Ferrara che doveva concludere e che aveva fretta di iniziare , parlare ed andare via, arrogante e brusco, così sulle scalette di quel palco sono salita incazzata e spaventata, perché Ferrara aveva fretta, certamente un pò ubriaca. Ma l'effetto alcool è iniziato appena preso il microfono in mano e mi ricordo come ieri una calma improvvisa, di avere guardato e mentalmente mandato a quel paese Ferrara e avere detto tutto quel che avevo in testa. Gli applausi, tanti, beh quelli non lo so se perchè ero stata convincente o semplicemente perchè ai compagni e alle persone piaceva che ci fosse una giovane ragazzina lassù sul palco. C'era nell'aria allegria, fiducia e per tanti una incredibile speranza di riscatto, si poteva toccare, annusare, era dappertutto. Impossibile da dimenticare quella primavera del 75

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