domenica 27 novembre 2011

da Giuliana Trucco

"E' la figlia di Chichin, come non lo conosci? Si, e' quel comunista, ma e' una brava persona."
Quanto mi rimaneva nelle orecchie quel "ma", ero piccola e non sapevo darmi una spiegaazione,
Era vero mio papa' e stato un comunista e un sindacalista sino al midollo e bastava parlare con lui perche' con orgoglio si definisse "comunista": Lo aveva fatto anche con mamma cresciuta con le suore e con una educazione che i "comunisti mangiavano i bambini"
Ricordo che ogni domenica era la stessa storia, lui che andava a vendere porta a porta l'Unita' e qualche copia la regalava e arrivato a casa dovevva far quadrare i conti anche con mamma.
Ricordo che quando ho fatto la prima comunione mi ha speigato che non sarebbe venuto in chiesa perche' non credente e non le sembrava giusto essere li' solo per la mia festa
Ricordo quando e' stato contento quando ha visto la mia prima tessera del PCI
Ricordo la sezione con appeso un quadro di Stalin e la bandiera, dal colore sbiadito, perche' tenuta nascosta in una damigiana in tempo di guerra.
Ricordo che i compagni della sezione che avevano incarichi politici davano una parte dei loro compensi al partito , ma le tasse erano a carico loro....
Ricordo che quando papa' e' morto era da poco in pensione ma la ditta SASSO ha chiuso la fabbrica per dar modo agli operai di partecipare al funerale dove quella bandiera ha sventolato per lui l'ultima volta.

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