martedì 22 novembre 2011

da Stefano Ghirardi

Mi sono iscritto alla FGCI nel 1970, mitica sezione di Porta Maggiore nel
cuore del Pigneto. Il PCI aveva il 60%, uno dei pochi quartieri di Roma dove
non esisteva la sezione del MSI.
La prima cosa a cui partecipai da giovane comunista fu un comizio di Pietro
Ingrao a San Giovanni. Il circolo non aveva un segretario e per fare gli
alternativi si decise che fosse gestito da un collettivo degli iscritti. Però,
in fondo, i leader del circolo erano Umberto Sozzi e Paolo Bognetti.
Con i compagni di Porta Maggiore partecipammo a tutte le manifestazioni.
Indimenticabile rimane il presidio dei lavoratori della Coca Cola a Piazza di
Spagna cui partecipò anche Gian Maria Volontè: era natale del ‘70.
Fondammo anche un gruppo musicale: Umberto Sozzi, Ester Gennai ed io. Con poca
fantasia ci chiamavamo Umberto Stefano ed Ester (imitavamo Peter Paul e Mary).
Cominciammo a girare per feste dell'unita e a maggio del ‘74 arrivò l'attimo
di notorietà: facemmo tutta la campagna elettorale del referendum sul divorzio,
decine di manifestazioni in giro per Roma e provincia e quando lo vincemmo ci
chiamarono a partecipare alla grande manifestazione di San Giovanni. 200mila
persone! Addirittura partecipava Claudio Villa...
Salimmo sul palco per primi - eravamo i più scarsi - e su consiglio di un
amico ci presentammo come FolkTre. Iniziammo con una canzone sul 12 dicembre e
poi, con una mossa astuta, facemmo una vecchia canzone del 1946 “Olè olè olè
co’ De Gasperi nun se magna". Un successone....peccato che subito dopo un
dirigente della segreteria cittadina ci fece un cazziatone perché con quella
canzone avevamo “solleticato” un anticlericalismo che il PCI in tanti anni
aveva cercato di evitare.
Rimanemmo per sempre quelli di "co de gasperi nun se magna“.

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