giovedì 17 novembre 2011

da Noemi Ghetti

Sono stata sempre di sinistra, per trenta anni docente nei licei statali di
Firenze, e alcune volte anche rappresentante sindacale nella scuola. Figgita
dal veneto cattolico per assoluta incompatibilità, ho trovato in Toscana
tanta civiltà, ma una nuova chiesa: quella comunista. Bene, non sono mai
stata iscritta al PCI, perché da atea convinta non sono mai riuscita a
digerire l'aria moralistica che ci si respirava, lo strisciante
cristianesimo, la "superiorità" maschile nei confronti delle compagne.
E soprattutto: non ho mai accettato l'idea economica di essere umano come
insieme di bisogni da soddisfare, in spregio alle esigenze, all'arte, a
quanto nella realtà umana non è razionalità (cioè bambini, donne, artisti).
Un'idea vecchia 3000 anni, che non è lontana né da quella cristiana né da
quella illuministico-capitalistica.
Resto di sinistra, lavoro per trovare una sinistra che riempia i vuoti
lasciati dal fallimento del marxismo con una nuova idea di identità umana,
che ci consideri tutti veramente uguali per nascita, per una rivoluzione
senza armi e senza violenza. Ma lontana dalla Chiesa e da padre Pio.
Non ho mai amato Spinoza, Heidegger, Foucault, Pasolini, e neppure Vendola.
Noemi Ghetti

1 commento:

  1. Che dire di una persona che prima trancia giudizi e poi cerca di impedire le risposte ? In sintesi : per scrivere della Costituzione , bisogna prima studiarla per bene . Per scrivere di Gramsci , altrettanto . Anche se fosse solo per evitare di angustiare i già rari lettori .

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