sabato 19 novembre 2011

da Mario Rendina

Era il 17 giugno 1975,inizio di una calda estate.
A Napoli festeggiavamo la vittoria de PCI alle amministrative,e facemmo
baldoria fino a notte
con caroselli di macchine che strombazzando percorrevano la città in lungo e
largo ,eravamo felici: avevamo vinto!
Ma in un attimo la festa si tramutò in tragedia.
Nel percorrere Via Foria il corteo di auto fu fatto segno di un attacco da
parte dei fascisti dell'allora famigerata sezione Berta.
Furono lanciate bottiglie molotov ed un si infilò nel tettuccio aperto della
500 di Jolanda Palladino,giovanissima commessa che tornava
a casa dal lavoro e li' di certo per caso.Si trasformò in una torcia umana e
mori' qualche giorno dopo in ospedale.
Il 24 Giugno ci furono i funerali, e durante il corteo in molti ci dirigemmo
verso Via Foria con l'intento di distruggere la sede missina
in cui militavano gliu assassini di Jolanda ,ma fummo caricati dalla celere
che difendeva la sede fascista sulla cui facciata era
stato appeso uno striscione su cui era scritto "Nè Dio né gli uomini
fermeranno la violenza fascista".
Riuscimmo a rimuoverlo e a strapparlo nonostante la polizia.
Gli assassini furono arrestati e condannati a soli sei anni di carcere.

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