sabato 26 novembre 2011

da Valerio Caramassi

sono stato iscritto alla fgci e al pci. in toscana ho avuto responsabiità primarie in circoli, sezioni, zone, federazione (LI), regionale. sono uscito dal pci quando il pci è uscito.... e non sono rientrato più da nessuna parte e in nessun partito. ho da offrire un aneddoto che forse spiega come si stava in quella comunità. come ricorderanno molti degli allora militanti e dirigenti, Berlinguer (è un caso che solo questa parola mi è venuta con la maiuscola?) fece di persona un sopralluogo sui luoghi terremotati dell'irpinia. e come ricorderanno gli stessi, fu in quella occasione che Berlinguer annunciò l'alternativa democratica in sostituzione (pur argomentandola in continuità) con il compromesso storico. il fatto è che io non potetti sentire l'annuncio ai TG poichè ero in viaggio. da roma (botteghe oscure), dove avevo partecipato ad una riunione, a piombino, dove avevo una assemblea di sezione. allora non esistevano i telefonini. arrivai trafelatissimo, e pure in ritardo, alla sezione "salivoli". il dibattito era già iniziato da un bel pezzo. salutai i compagni e presi posto. dovevo concluderlo, quel dibattito. e dunque ascoltai attentamente gli interventi che continuarono a susseguirsi mentre contemporaneamente davo un'occhiata agli appunti della introduzione del segretario di sezione. nulla, negli interventi che ebbi modo di ascotare, fece riferimento allo shift. forse perchè il tema all'odg era riferito alla situazione delle acciaierie. In ogni caso, quando presi la parola, come si usava allora, feci riferimento agli scenari internazionali e nazionali di contesto. non ero mai stato convinto dal (e del) compromesso storico e tuttavia, come tutti, "difendevo la linea" pur piegandola alle mie sensibilità di ingraiano. naturalmente i compagni sapevano ben interpretare il mio "codice". e proprio per questo, in un momento di massimo sforzo argomentativo, un compagno, il compagno carli, mi interruppe raggiante: "valerio, smorza! rilassati! il segretario stasera ha annunciato l'alternativa democratica". non mi ricordo a quale panegirico feci ricorso. mi ricordo che fui invaso da uno stato d'animo misto fra l'esultanza e l'imbarazzo e cercai comunque, in modo certamente più sciolto, di argomentare la necessità dell'incontro fra le "masse cattoliche, comuniste e socialiste". il pci, come è stato molto più autorevolmente detto, era insomma "un'orchestra jazz, dove lo spartito era lo stesso per tutti ma dove tutti, all'interno di quello spartito, potevano esercitarsi negli a solo". Oggi pullula di solisti senza che si riesca ad intravedere un orchestra.

Nessun commento:

Posta un commento