sabato 26 novembre 2011

da Vincenzo Serio

Mi chiamo Vincenzo Serio sono nato nel 1950 e a 19 anni mi sono iscritto alla FGCI a Napoli.
Anni molto intensi di lotte e di scontri con i fascisti quelli dal 1969 al 1972, ricordo con molto affetto i miei compagni di lotta di quel tempo: Attilio Wanderlig, Claudio Pomella, Rosario Messina, Rossano dello Iacovo, Vincenzo Matafora e altri; non ci siamo mai tirati indietro! Nel 1970 mi iscrivo al partito, sezione “centro” di Napoli.
Nel 1971 partecipai al congresso nazionale della FGCI a Firenze. Il partito era rappresentato da Enrico Berlinguer da poco eletto segretario. Mi feci autografare la tessera del 1971 che conservo tra le cose piu’ care. Alla sez. centro ci sono rimasto per 22 anni, fino allo scioglimento del PCI..Nel 1978 divenni segretario della sezione, una sezione importante con 900 iscritti tra residenti del quartiere e cellule dì azienda di bancari , telefonici, giornalisti,ecc.. Anni straordinari, la politica era tutt’uno con la nostra vita, nascevano amicizie fraterne, amori, si formavano famiglie che ancora oggi sono una bella testimonianza di quel tempo. Anche io, girando per sezioni di partito conobbi una ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie e che mi ha dato due splendidi figli che sono, per fortuna, anche loro “compagni”che il PCI lo conoscono solo dai racconti del padre.
Voglio raccontare un aneddoto simpatico della sezione centro.
Avevamo tra le nostre iscritte al circolo della FGCI molte ragazze bellissime che frequentavano una scuola d’elite di Napoli che si trovava in via chiaia, il liceo linguistico internazionale, e i dirigenti provinciali del PCI mi chiedevano continuamente di venire in sezione a tenere riunioni, tra i piu’ assidui c’erano Andrea Geremicca e Benito Visca, allora molto giovani.
Ho visto nascere un amore importante tra Benito e una di quelle ragazze, un rapporto che sarebbe durato molto tempo. Ma quello che era formidabile era Geremicca, peccato che sia recentemente scomparso, ne avremmo riso insieme di queste “memorie”. Lui aveva un modo suo di approcciare le compagne che attiravano la sua attenzione. Cominciava a scrivere bigliettini che, dal tavolo della presidenza, dove lui sedeva, cominciavano a volare per tutta la sala. Una frenesia che l’ufficio postale a confronto era uno scherzo. Il tutto sotto lo sguardo arcigno di disapprovazione del compagno Luigi Castaldi dei telefonici che tentava, senza successo, di interrompere le comunicazioni. Dopo l’esperienza della sezione entrai a far parte della segreteria cittadina di Napoli con Visca segretario ed entrai negli organismi dirigenti (comitato federale e direzione) dove ci sono rimasto per molti anni ancora fino alla conclusione della vicenda del PCI. La mia militanza e’ poi continuata anche nel PDS/DS ed oggi PD ricoprendo vari incarichi politici e istituzionali,……..ma questa e’ un’altra storia.

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